08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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La memoria dell'acqua
La "memoria" è una delle proprietà dell'acqua MASARU EMOTO
Fabrizio Nencioni











E’ tramite la memoria dell’acqua che l’omeopatia a altre medicine vibrazionali come i Fiori di Bach sono efficaci per la cura di disturbi e/o malattie.

Infatti, nei granuli di un qualsiasi prodotto omeopatico, non c’è il principio attivo, la molecola della sostanza a cui il principio richiama il suo nome, ma la sua "vibrazione" e questo tramite un sistema di diluizioni e dinamizzazioni (agitazione vigorosa) dell'acqua.
Lo scienziato francese Bienveniste, nel 1988 dimostro in laboratorio che questo era vero ed è sotto riportato parte dell’articolo tratto da http://www.brainmindlife.org/benveniste.htm

E' per questo che la medicina allopatica, con Piero Angela in testa, combatte l'omeopatia dicendo che poichè manca il principio attivo di una qualsiasi molecola, assumendo un prodotto omeopatico non assumiamo niente.
Ora sappiamo con sicurezza che questo è falso!

Masaru Emoto, tramite i cristalli di acqua, ci dimostra con rigore scientifico il contrario!
L'acqua possiede chiaramente una memoria e quindi può conservare la memoria della sostanza che è stata diluita moltissime volte in essa. Assumendo un farmaco omeopatico assumiamo una "vibrazione" una cura che agisce tramite un approccio completamente diverso dalla chimica. Non assumendo i principi attivi che caratterizzano la medicina chimica allopatica, non possono esserci gli enormi effetti collaterali che spesso accompagnano i farmaci tradizionali che curano comunque e sempre il sintomo e non la causa.

Ci sono molte occasioni (infezioni a molto altro) in cui la medicina allopatica è necessaria, anzi indispensabile ma la farmacologia tradizionale non è il solo modo esistente per curarci. Abbiamo il diritto di scegliere come curarci e non affidarci completamente e sempre alle cure "di Stato" come vorrebbero gli scientisti (perchè altrimenti perdono il loro potere) e le case farmaceutiche che (non solo perdono potere ma) hanno introiti enormi dai farmaci chimici, dato il loro massiccio uso insieme al loro basso costo di produzione.

Non funziona solo l'Omeopatia: anche i Fiori di Bach sono molto efficaci per disarmonie interiori che, col tempo, si riducono e possono anche guarire completamente mentre uno psicofarmaco agisce esclusivamente sul sintomo e non sulla causa.
C'è da dire che gli psicofarmaci sono spesso necessari quando il disturbo è molto forte, ma, superato il periodo critico è necesario un intervento profondo e radicale che vada alla causa del disturbo. Ma torniamo all'acqua....

L’ambiente della scienza ortodossa è stato scosso recentemente dal caso Bienveniste. Bienveniste, uno scienziato francese e i suoi colleghi dell'Università di Parigi Sud hanno pubblicato (Nature 333, p. 816- 818, 30 giugno ‘88) l’evidenza sperimentale che una soluzione di anticorpi (anti-lgE), diluita in successione e agitata più volte vigorosamente, può ancora evocare una risposta nei basofili umani, anche se a diluizioni così elevate che il liquido non contiene più alcuna molecola di anticorpo. Il risultato sembra essere analogo all'effetto positivo dei farrnaci omeopatici e in contrasto con quello che la scienza ortodossa ritiene normalmente possibile: una soluzione che non contiene alcuna molecola di una sostanza non può avere gli stessi effetti della sostanza stessa.

L’esperimento, poi riprodotto da un’equipe scelta ad hoc per il suo fallimento (complice l'ingenuità dello stesso Bienveniste, dell'equipe faceva parte, inspiegabilmente, anche un cartomante), non riuscì più e l’opera di Bienveniste cadde nel dimenticatoio.

Ora, a distanza di quasi 20 anni, un altro scienziato, il giapponese Masaru Emoto ha dimostrato di nuovo e molto più eloquentemente tramite fotografie, che l’acqua possiede una memoria. Lo possiamo leggere nella sua principale opera “La risposta dell’acqua” e anche "Il miracolo dell'acqua".


Emoto porta l’acqua a 20 gradi sotto zero. Poi, lentamente, ricomincia a far salire la temperatura dell’acqua ghiacciata e quando essa giunge a -5 si cominciano a vedere i cristalli dell’acqua la cui forma assomiglia a quella dei fiocchi di neve, ha cioè una natura esagonale.
Emoto ha così analizzato centinaia di campioni di acqua; l’acqua pulita ha un cristallo perfettamente formato, l’acqua inquinata può anche non mostrare alcun cristallo, altrimenti, con inquinamento medio, il cristallo che si forma al suo scogelamento è parziale.
Le sue ricerche sono andate ben oltre questo ed ha cominciato a fornire all’acqua “informazioni” per poi vedere cosa succedeva ai suoi cristalli. Bene, l’acqua “registra” tutto quello che le sta attorno: le energie sottili dell'acqua!


Se campioni di acqua distillata vengono messi nel mezzo di una stanza con della musica classica, poi vengono congelati a - 20°, quando dopo la temperatura viene portata a -5°, i suoi cristalli saranno in un certo modo e cioè belli e netti, se viene messa musica rock, in un altro modo e se viene messo l’heavy metal, in un altro modo ancora, cioè non si formano. Non solo, se la stessa campionatura d’acqua viene posta su di un foglio con sopra riportata la parola “amore”, il cristallo che poi si formerà sarà uno splendido cristallo perfettamente marcato e formato, se invece viene posta una scritta con un sentimento negativo come “odio”, il cristallo verrà in maniera completamente diversa o potrà anche non formarsi.


Vi è una similitudine tra i bei cristalli e quelli che invece non si formano o stentano a formarsi; i bei cristalli avvengono in presenza di acqua pulita, di musica classica o musica in genere armoniosa, di parole amorevoli; i cristalli malformati avvengono in presenza di acqua inquinata, di heavy metal, musica piena di rabbia, di parole con sentimenti negativi.
L’inquinamento si comporta alla stesso modo della vibrazione dell’odio e della rabbia.


L’esperienza più eloquente è osservare i cristalli con i vostri occhi dalle fotografie scattate dall’equipe di Masaru Emoto.

Gli studi sulla memoria dell'acqua continuano e spiegazioni scientifiche stanno emergendo su questa affascinante avventura di conoscenza.

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Accanto in allegato, una interessante ricerca di Dario Maurini sulla memoria dell'acqua, anche dopo le ultime considerazioni del premio Nobel Luc Montagnier




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